Social Media Marketing

I nostri esperti ti guidano nella giungla digitale dei social-media. Impara ad orientarti.

Tik Tok: 5 motivi per portarci il tuo brand

Avrai sicuramente sentito parlare di Tik Tok, social network basato sui video brevi e divertenti, e i primi due pensieri che ti saranno passati per la testa sono: “no, una nuova applicazione sulla quale mi toccherà perdere tempo” e “tanto tra due mesi sarà già scomparsa”. Sulla seconda affermazione ho qualcosa da ridire, a gennaio 2020, infatti, Tik Tok ha superato i 40 milioni di utenti attivi giornalieri a livello globale. Per quanti riguarda, invece, la prima reazione, inizio col dirti che in Italia questa nuova app conta già 6,5 milioni di utenti registrati. Quindi forse vale la pena perderci del tempo e ora ti spiego anche il perchè (e il come). 

1. Beati i primi 

Già, beati i primi perché hanno modo di testare, sperimentare, sbagliare… quindi prima arrivi su una nuova app e prima capisci come sfruttarla (e se fa per te). Inoltre, i cosiddetti early adopters hanno più possibilità di crescita: tutti i social, infatti, seguono più o meno lo stesso percorso e, nella loro prima fase di vita, premiano moltissimo i contenuti e, di conseguenza, la reach organica. In questa fase di reciproca conoscenza, l’app deve farti scoprire le sue potenzialità, premiarti per essere tra i suoi primi utenti e sfruttare il tuo passaparola. Tu, invece, hai la possibilità di comprendere il funzionamento di un nuovo social e di beneficiare della sua visibilità, prima che il traffico organico scompaia (come è successo per Facebook e come sta già accadendo su Instagram). 

2. Video, video e ancora video

L’abbiamo visto con YouTube, con l’avvento di Facebook Watch, con il successo delle stories di Instagram: il video è il contenuto del momento. Dai video tutorial alle ricette in stop motion, dai video delle stories alle animazioni su Facebook, tutti i social stanno privilegiando questa forma di contenuto perchè crea engagement. Tik Tok è totalmente basata sui video, ecco il primo motivo per cui ha tanto successo. La puoi, quindi, sfruttare per far conoscere il tuo brand, per creare contenuti coinvolgenti e divertenti, magari per parlare dei backstage e per far conoscere i professionisti che lavorano con te. Ricordati: non è importante la qualità del video ma la coerenza con la piattaforma e con i suoi utenti; più avanti approfondiremo questo punto.

Un piccolo consiglio: non demoralizzarti se subito non hai successo, perché i risultati arrivano sempre con il tempo e la perseveranza. Datti modo di conoscere la piattaforma, prendi ispirazione dagli altri brand e sperimenta ma non rinnegare mai l’essenza del tuo brand pensando che questo possa giovare alla tua popolarità su Tik Tok. Resta sempre coerente con te stesso, scegli i contenuti più adatti a questo nuovo social ma non snaturarti, prima o poi ti farai notare dal pubblico giusto. La costanza e la coerenza premiano sempre. 

3. Il magico posto della Gen Z

L’avrai già sentita nominare, la Generation Z (detta anche Post Millenials) comprende tutti quei ragazzi nati dopo gli anni 2000, quindi che attualmente hanno meno di 20 anni. Questo pubblico è particolarmente difficile da intercettare poiché poco interessato alla TV e alla carta stampata e i social sono il suo habitat naturale. Tendenzialmente i  Post Millenials frequentano i nuovi social per poi progressivamente abbandonarli una volta che l’età media si alza (come è successo con Facebook). Ora risiedono su Tik Tok ed è l’occasione giusta per intercettarli. 

Ma come comunicare con loro? A questa domanda è facile rispondere: Tik Tok, infatti, non è semplicemente un nuovo Snapchat o un Instagram migliorato, ma unisce il contenuto del momento (il video breve) ad una modalità di fruizione semplice, fresca e immediata. Niente feed per la nuova app, ma solo uno scorrere dei video visualizzati a schermo intero (più la possibilità di ricerca dei profili, ça va sans dire). Quindi focalizzati sul produrre contenuti divertenti, veri e coinvolgenti ma ricordati l’obiettivo: far conoscere il tuo brand e i tuoi prodotti. 

4. Il regno degli UGC

Se Instagram ci aveva abituati agli Influencer, ai Blogger e aveva coccolato il nostro ego con gli User Generated Content (i contenuti prodotti spontaneamente dagli utenti ma che mostrano visibilmente un brand, senza che questi siano pagati per farlo), Tik Tok è pronta per sorprenderci ancora di più. In un luogo fatto di mini video e scene di vita quotidiana, infatti, le partnership e gli UGC trovano nuova linfa. 

Tutto ciò che dobbiamo fare, come azienda, è da un lato ascoltare gli utenti, vedere come utilizzano i nostri prodotti e, perchè no, ispirarci a loro per i nostri prossimi video. Dall’altro, possiamo entrare in contatto con i TikTokers più seguiti (e in linea con il nostro marchio, non dimentichiamolo) e chiedere loro di utilizzare le nostre referenze, di parlare di noi, di giocare con la nostra azienda: più il video sarà spontaneo e divertente e più verrà apprezzato. Fondamentale su questo social è non prendersi troppo sul serio. 

Altro elemento caratteristico di Tik Tok e importantissimo da sfruttare: le challenge. Si tratta di sfide che coinvolgono tutti gli utenti, possono essere lanciate da chiunque e anche sponsorizzate. Un ottimo modo per farti conoscere ed entrare subito in sintonia con il tuo nuovo pubblico. 

5. Se non ci sono, arriveranno

Sei arrivato alla fine di questo articolo, hai capito come Tik Tok potrebbe esserti utile, come utilizzarlo, ma ti sfugge come potrebbe migliorare il tuo business, proprio a te che non vendi bigiotteria, non produci cosmetici e non fai videogames né smartphones. Beh, non hai tutti i torti, al punto 3 ho messo ben in evidenza che questo social può essere una miniera d’oro proprio perché riunisce la cosiddetta Gen Z, ma per coloro che non hanno questa fascia d’età come target può comunque essere utile presidiare Tik Tok? La mia risposta è sì.

Prima di tutto perché far conoscere il tuo brand a futuri clienti e renderlo “memorabile” non è mai tempo perso (non acquisteranno direttamente loro un condizionatore ma hanno sicuramente molta influenza sugli acquisti che effettua la loro famiglia, soprattutto per quanto riguarda i prodotti elettronici, di qualsiasi tipo, elettrodomestici inclusi). Poi perché, fisiologicamente, i nuovi social vengono subito esplorati dai più giovani, ma una volta che diventano conosciuti vengono frequentati anche dalle aziende e, di conseguenza, l’età media si alza. Quindi, il tuo pubblico di riferimento non è ancora su Tik Tok? Arriverà!

 

Spero che questa breve guida sul perchè provare ad utilizzare Tik Tok per pubblicizzare un brand possa esserti stata utile e ricorda: coerenza, dedizione e umanità sono ciò che fanno di un marchio un vero brand. 

 

31 Agosto /

Digital Marketing Trends 2020

Scenario Digital Marketing in Italia 2020

La sfida competitiva tra le aziende si gioca sempre più sul Digital Marketing, dove gli investimenti e i costi negli ultimi 12 mesi sono aumentati per l’80% delle aziende, raggiungendo i 65 miliardi di euro (dato tratto da Digital Marketing per l’eCommerce e il new retail- Netcomm 2019)” ha affermato Gaetano Polignano, Country Manager Tradelab Italia.

Nel 2020 è prevista une crescita della spesa pubblicitaria trainata soprattutto da paid search, social e video. Negli ultimi anni la paid search ha registrato una crescita costante grazie anche a maggiori possibilità di personalizzazione e soluzioni sempre più integrate ai processi di acquisto e vendita online e ai dispositivi mobile. I brand investono quote sempre maggiori anche sui social media, su cui il 65% punterà sempre di più per rafforzare le relazioni con il proprio target, e nel formato video online.”

Le aziende, sempre in bilico tra “sustaining innovations” e “disruptive innovations”, continueranno il loro percorso di innovazione anche nel marketing.

Di seguito una serie di spunti per sperimentare novità per il vostro 2020.

5G in Italia

Il 2020 sarà l’anno del 5G (acronimo di 5th Generation), ovvero dell’avvento  delle tecnologie di telefonia mobile di quinta generazione più potenti di quelle di quarta generazione, che consentono prestazioni e velocità molto più elevate dell’attuale tecnologia di trasmissione dati 4G/IMT-Advanced.

Niente più attese per i download?

Il 5G è una tecnologia abilitante per le nuove sfide tecnologiche a livello mondiale: oltre a rendere la banda larga più veloce e le reti mobili più affidabili, la proliferazione del 5G accelererà anche i progressi della produzione intelligente, così come supportato dagli investimenti messi in campo dal MISE per l’attuazione dell’Agenda Digitale e i cui effetti e principali progetti pilota vedranno la luce durante il 2020.

Nel report “5G for business: a 2030 market compass”, Ericsson prevede che il processo di digitalizzazione di interi settori verticali rappresenta un’opportunità globale da oltre 700 miliardi di dollari da qui al 2030.

Social Media e Comunicazione

Tuttavia, a conti fatti Facebook è ancora il terzo social in Italia nel 2019. Infatti, non solo si attesta come il terzo sito più visitato in Italia per media di traffico mensile secondo Similarweb, dietro solo a Youtube, che rimane come primo social per tempo di permanenza e WhatsApp, che si conferma essere ancora oggi l’applicazione di messaggistica più amata, sia ancora che con il crescente Instagram.

Piattaforme Social

Rispetto allo scorso anno, anche Twitter, LinkedIn, Pinterest e Snapchat hanno registrato un aumento nel loro uso, passando rispettivamente dal 23% al 32% Twitter, dal 18% al 29% LinkedIn, dal 15% al 24% Pinterest, e dal 9% al 12% Snapchat.

Shoppable Posts (Instagram e Pinterest)

Introdotti su Instagram nel 2018, gli Shoppable Post saranno uno dei cavalli di battaglia dei Marketers che lavorano con cataloghi e vendite online.

Visto anche il tasso di penetrazione di Instagram sulla popolazione mondiale (con particolare riferimento a Brasile, India, Indonesia, Russia, Canada e Stati Uniti) e con tassi di reach molto interessanti, soprattutto per Turchia, Svezia, Kuwait e Islanda.

Ciò rappresenta un’enorme opportunità per le aziende votate all’export e all’internazionalizzazione, dato che secondo una recente statistica il 72% degli utenti di Instagram ha acquistato almeno un prodotto direttamente sull’app. (https://blog.hootsuite.com/instagram-statistics/)

Stesso mood, anche se su numeri inferiori, indica l’interesse di alcune nicchie di consumatori per Pinterest. Un recente sondaggio ha rilevato che il 70% utilizza Pinterest per trovare prodotti nuovi e interessanti.

Fortunatamente per i commercianti tradizionali, queste piattaforme hanno reso più facile utilizzare il potere dei social media per raggiungere i propri clienti. Sia che utilizzi Facebook, Pinterest o Instagram, ora ci sono modi per integrare la propria strategia Ecommerce con post acquistabili, rendendo più facile agli utenti fare acquisti direttamente dai post.

I social media ti offrono la possibilità di raggiungere nuovi clienti in modo rapido e semplice, accorciando la canalizzazione di vendita e facilitando gli acquisti da parte degli utenti.

Contenuti Interattivi, test, quiz

Contenuti Interattivi, test, quiz
Gli acquirenti di oggi sono alla ricerca di nuove esperienze quando sia online che off-line e, per molti, ciò significa una maggiore interattività.
In effetti la quasi totalità degli utenti cerca più contenuti visivi, interattivi e coinvolgenti. Ci sono diverse ragioni:

  • il contenuto interattivo è diverso e nuovo e, come tale, crea una maggiore interazione;
  • questo tipo di contenuto serve a mantenere più a lungo i visitatori nella tua pagina;
  • tutte le interazioni possono essere interpretate come segmenti e che possiamo ri-utilizzare come dati per rendere più efficiente la Conversion Rate;
  • i contenuti interattivi sono immensamente condivisibili e quando gli utenti condividono questi contenuti, aiutano a far conoscere il tuo marchio.

In questa ottica anche il quiz marketing, survey, instant poll, video 360°, video interattivi e AR/VR rientrano in questa tipologia di strategia, finalizzata a acquisizione Leads e Segmentazione.

Interessante in questo senso l’ultima campagna Social Yoox per Natale che offre la possibilità di diventare “partner in crime” attraverso selfie personalizzati.

Campagne Drive to Store e ioT

Molte realtà retail, in ottica omnicanale, sfrutteranno le potenzialità delle campagne Drive to Store. Esistono molti canali e tecniche: dal classico marketing CRM basato sull’invio di SMS e notifiche, alle attività legate al Programmatic ADV, attraverso il Geo-Behavioral targeting o Local Campaign tramite Google ADS e My Business, Facebook ADS e altre piattaforme che stanno evolvendo grazie all’applicazione di algoritmi sempre più raffinati.

Anche le tecniche di misurazione per integrare on-line e off-line stanno evolvendo in modo veloce. Basti pensare all’introduzione di Google Signals nel mondo Google Analytics e la sempre valida implementazione di Measurement Protocol personalizzata attivata tramite Beacon.

Le parole chiave è interazione e misurazione. In questa chiave aumentano le applicazioni in negozio e le possibilità di interazione, tracciamento e segmentazione, anche attraverso a schermi interattivi e un’esperienza sempre più trasversale e profonda.

Personalizzazione

La segmentazione è da sempre un must have del marketing e anche il prossimo anno si confermerà come un settore in evoluzione, per questa area di sviluppo di servizi lo è ancora di più.

La personalizzazione va intesa sia in fase di acquisizione del funnel, sia in fase di retention. I dati provenienti da tali segmenti saranno sempre più di supporto per i CMO per l’impostazione di coerenti procedure di automazione e per l’individuazione di casse di espansione del proprio mercato o delle proprie nicchie.

L’applicazione di Algoritmi di Machine Learning e AI aiuteranno e saranno fedeli alleati in questa eterna battaglia e consentiranno di accedere sempre più democraticamente a strumenti che consentono calcoli complessi e riapplicare le loro intuizioni verso una “Complete Lifecycle Automation”.

In questo senso saranno sempre più utilizzati strumenti come Smart Events Triggers, Machine Learning Product Recommendations, Self-Optimizing Emails, Price Incentive Optimization, Predictive Lead Scoring, AD Optimization e Facebook Sync, Predictive Customer Lifetime Value e Future Spend, Churn Rate, Predictive Timing Intervals.

Ovviamente questi dati coinvolgeranno e guideranno trasversalmente il lavoro di implementazioni tecniche sempre più raffinate, interventi UX/UI, pianificazione e budget.

Semplificazione: Google Ads Smart Bidding

Chi si occupa di marketing digitale ha già familiarità con l’automazione, ma ora Google ha annunciato aggiornamenti di Google Ads che probabilmente porteranno l’automazione e le smart bidding a diventare la nuova normalità.
Google Ads utilizza l’apprendimento automatico per ottimizzare le tue offerte. Questo ti offre diverse nuove abilità per aiutarti a massimizzare la tua conversione, tra cui:

  • scegliere l’azione di conversione a livello di campagna;
  • impostare le offerte in modo che cambino automaticamente all’avvio o all’arresto delle vendite;
  • ottimizzare le offerte su più campagne con una serie scelta di azioni di conversione.

Mentre ci sono una varietà di nuove tendenze da tenere d’occhio, ciò non significa che tutti i vecchi metodi siano diventati obsoleti.

Software Selection

Il mercato dei software per il Digital Marketing è in continua espansione. Nei soli Stati Uniti la crescita prevista del mercato da qui al 2024 è del 14,7% (https://www.mordorintelligence.com/industry-reports/digital-marketing-software-market) e il numero di tool, sempre più specializzati stanno continuando ad essere proposti alle aziende e agenzie.

Una delle linee guida nell’estensione di Bandi e Incentivi alle imprese dell’Unione Europea, in ambito di innovazione e digitalizzazione, è quella di “riportare a casa” know how.

La software selection sarà uno dei punti di attenzione per il digital marketer, sia per individuare soluzioni emergenti (che consentano eventualmente di avere qualche economia a parità di prestazioni), sia l’integrazione dei vari sistemi e relativi tracciamenti.

Content Marketing Trend 2020

Le attività di content sono da sempre centrali nell’evoluzione di qualsiasi attività di marketing in rete. Accenniamo ad alcuni di essi che ci sembrano interessanti.

Social Messaging Apps

Le app di social media come Facebook Messenger, WeChat e WhatsApp non servono più solo per parlare con gli amici e parenti. Queste app stanno diventando modi popolari per le aziende di acquisire i propri clienti e fidelizzarli. In effetti, Facebook Messenger vede oltre 10 miliardi di messaggi scambiati tra privati ​​e aziende ogni mese.

Le app di messaggistica sono popolari per le aziende perché i clienti trovano conveniente avere un contatto diretto con le aziende. Inoltre, consente un marketing estremamente personalizzato, che già sappiamo essere amato dalla gente.

Ecco alcuni modi in cui le aziende utilizzano app di messaggistica:

  • stabilire contatti e costruire relazioni;
  • educare i clienti sulle loro attività/prodotti;
  • aumentare le vendite;
  • invitare le persone agli eventi;
  • riacquistare potenziali clienti;
  • fare Recruitment;
  • fornire assistenza clienti.

Pensa a come la tua azienda può utilizzare le app di messaggistica nel 2020 e come automatizzare le tue comunicazioni!

Evoluzioni della SERP

Position Zero, Vocal Search, FAQ, Google Viaggi e Google Lavoro

 

Evoluzioni della SERP

Il progresso della SERP è un ambito in continua evoluzione, così come gli aggiornamenti dell’algoritmo Google, che pone ai SEO continue sfide.

Grazie anche alla progressiva adozione di schema.org sempre più raffinati e specialistici, per il 2020 dovremo attenderci ulteriori evoluzioni nella SERP.

In ambito turistico, per esempio, Google Travel e Google Voli sono realtà consolidate, così come le evoluzioni delle Featured Snippet legate al mondo del Recruitment e le FAQ. Cercando infatti una keywords correlata alla parola lavoro, troviamo risultati di questo tipo.

Conversational Marketing

Il marketing conversazionale è il modello per coinvolgere i clienti in tempo reale, catturare le loro esigenze e collegarli in modo intuitivo con soluzioni. Il marketing conversazionale ha storicamente assunto la forma di chat dal vivo o supporto telefonico in entrata, ma si sta rapidamente muovendo nella direzione di chatbot e intelligenza artificiale (AI) / machine learning (ML).

Nell’era di Internet, i consumatori hanno adattato una vita frenetica e programmi frenetici con interattività e personalizzazione istantanee. Questi comportamenti sono in conflitto con alcuni dei canali di marketing più tradizionali che dicono unilateralmente ai consumatori di cosa hanno bisogno ma non necessariamente quando ne hanno bisogno.

È qui che entra in gioco il marketing conversazionale. La comunicazione rapida e semplice è una priorità per i clienti, indipendentemente dal marchio. Questo fatto evidenzia la necessità di uno strumento di marketing conversazionale utile e affidabile che consenta a un team di automatizzare le risposte e soddisfare i clienti.

Nel 2020, prevediamo di vedere sempre più aziende sfruttare gli strumenti di marketing conversazionale, per soddisfare le esigenze dei loro clienti e tenere il passo con le tendenze del marketing digitale.

Community Marketing

Il Community Marketing è un modo per i marchi di favorire l’affinità creando spazi in cui le persone possono discutere di interessi condivisi, rispondere a domande comuni e costruire relazioni. Le comunità sono in circolazione da sempre, quindi perché sono ancora rilevanti nel 2020?

Le persone bramano la comunità ora più che mai. Gruppi di social media, incontri, forum online: il mondo è alla ricerca di persone affini. Come esperti di marketing, costruire una solida comunità che consenta alle persone di raggiungere questo obiettivo non è un compito facile.

Con pazienza, dedizione e un impegno per la centralità del cliente, il marketing comunitario consentirà forti obbligazioni e grandi profitti per il tuo marchio nel 2020.

Micro Influencer Marketing e Reti collaborative

L’influencer marketing esiste ormai da diversi anni e non scomparirà presto. Gli influenzatori sono sia celebrità enormi che “celebrità di Internet” che sbarcano con un impatto globale.
È probabile che le aziende si rivolgano a persone con un social media molto più piccolo per creare network collaborativi più di nicchia e più diffusi e persistenti.

Ecco che la figura del consulente porrà sempre più attenzione a strumenti di analisi delle audience del suo nuovo network di comunicazione. La fantasia degli uffici di comunicazione dovrà coordinare e sfruttare la potenza dei contenuti creati e condivisi.

Puoi trovare influencer cercando persone che raggiungono il tuo target demografico e poi sponsorizzarle come sostenitori del marchio. I marchi che sfruttano gli influenzatori per diffondere il loro messaggio vedono un ROI undici volte più elevato rispetto a quanto fanno con altri metodi di marketing digitale.

Altri Trend: Consumer Privacy

Nel 2020 ci si attendono molte novità sul fronte privacy. L’introduzione nel 2018 del Regolamento generale europeo sulla protezione dei dati (GDPR) ha fatto sentire i suoi effetti e in molti casi costretto le aziende a ripartire d’accapo nelle loro attività di Leads Acquisition.

Il Consumer Privacy Act (CCPA) della California ha ribadito la necessità per le aziende di pensare alla privacy quando gestiscono le informazioni sui propri clienti. Tanto che i marketer sono tenuti a riflettere attentamente su come usano i cookie quando pubblicizzano i loro prodotti.

E’ notizia recente che da Febbraio saranno introdotti limiti all’uso dei Cookies su Chrome (https://www.programmatic-italia.com/google-chrome-limitazioni-uso-cookie-febbraio/). Quindi, in che modo gli esperti di marketing ruotano per affrontare questo panorama in evoluzione?

Al fine di ottemperare alle nuove normative, prevediamo che un numero crescente di esperti di marketing privilegerà la privacy. Ma più che per la semplice conformità, è possibile immaginare la privacy come un catalizzatore per innovare e spingere sempre di più lo studio e l’attenzione sulla Customer Journey dei propri clienti.

Questo avverrà ponendo attenzione sulla raccolta di dati di terze parti e perfezionerà l’elenco di terze parti qualificate per gestire i dati utilizzati per supportare le strategie e orientare le tendenze di marketing digitale.

Oltre a ripensare la gestione dei dati, ci aspettiamo anche che i marketer e le aziende tech cerchino alternative all’uso dei cookie di tracciamento. Nel 2014, anticipando il “cookie sbriciolato”, l’Interactive Advertising Bureau (IAB) ha formato un gruppo di lavoro di esperti di tecnologia per ripensare la trasparenza dei dati e i controlli sulla privacy.

Il prodotto di queste discussioni ha spinto gli investimenti su cose come gli ID pubblicitari (utilizzati negli ecosistemi Google e Apple) e le soluzioni software di terze parti che includono l’identificazione statistica basata sui dispositivi e l’accesso universale, che oggi troviamo come prodotti compiuti nelle nostre suite di tracciamento.

 

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Sintra Consulting e Monnalisa insieme per una lezione alla SDA Bocconi di Milano

Una cornice di tutto rispetto, un pubblico di manager e professionisti e l’occasione di tornare a parlare nuovamente  di web ed impresa, partendo però questa volta dall’esperienza e dalla testimonianza di chi ha scelto di far crescere il proprio business e vincere le nuove sfide di mercato, anche grazie ad internet:  lo scorso 21 Marzo Sintra Consulting ha avuto il piacere di affiancare Monnalisa, rappresentata nell’occasione dal presidente Piero Iacomoni, per una lezione tenutasi durante il corso “Internet, Social Media e Mobile per la Corporate Communication e il Marktingorganizzato dalla SDA Bocconi di Milano e coordinato dalla Prof.ssa Andreina Mandelli. Continua a leggere

29 Marzo /