L’evoluzione dell’Ecommerce dalla prima transazione crittografata degli anni 80 fino ad arrivare ai numeri da record dei giorni nostri, dove acquistare o vendere online è diventato quasi più frequente dell’esperienza reale di acquisto.
Virtual Shopify MeetUp è il nuovo evento organizzato da Sintra Digital Business in collaborazione con Tunca e Shopify, dedicato completamente al mondo dell’ecommerce.
Venerdì 3 Aprile, dalle ore 11.00, partirà la diretta con i nostri esperti per parlare di negozi online, opportunità e nuove soluzioni per creare un ecommerce da zero e con costi ridotti.
Quest’appuntamento sarà un’opportunità di conoscenza e confronto per chi ha intenzione di aprire un eCommerce oppure desidera rimanere aggiornato sulle ultime novità. I professionisti e le aziende che terranno i talk metteranno a disposizione la loro professionalità, le loro esperienze e parleranno del mondo eCommerce e della piattaforma Shopify attraverso esempi concreti, case history vincenti e storie inspiratrici, analizzando argomenti utili per dare una spinta al vostro business online.
Il tema dell’evento sarà “aprire un negozio e farlo crescere”.
Dopo 45 minuti di interventi, ci prenderemo lo spazio per domande e risposte. Ci teniamo che tutti i partecipanti scrivano in chat e facciano domande, perché anche se non potremo stringerci la mano, potremo conoscerci e chiacchierare insieme!
Sintra – Digital Business insieme a Tunca – ecommerce agency e Shopify sono riuscite ad unire diverse realtà, così da far convergere in un unico MeetUp la professionalità, l’esperienza e una visione a 360° del mondo ecommerce Shopify con l’obiettivo di chiarire dubbi, rispondere a domande e acquisire nuove competenze.
Agenda Virtual Shopify Meetup
*Questa l’agenda del primo Virtual Shopify MeetUp Milan:
11:00 – Benvenuto Paolo Picazio ci dà il benvenuto e ci presenta Shopify, con un po’ di dati e di novità dal punto di vista italiano e internazionale.
11:15 – Emilio Lodigiani, Founder & CEO di Tunca
La strada della vendita online: pianificazione, apertura del negozio, crescita
11:30 – Iacopo Pecchi – Head of Ecommerce, Sintra Digital Business
Omnicanalità: eCommerce come opportunità di integrazione e crescita
L’evento è gratuito, ma è necessario registrarsi per poter partecipare e per ricevere tutti i matriali.
CLICCA PER LA REGISTRAZIONE
Non lasciarti sfuggire quest’opportunità di accrescere le tue conoscenze!
Ti aspettiamo online.
2 Aprile /
https://i2.wp.com/www.sintraconsulting.it/wp-content/uploads/2020/02/Newsletter-blog.png?fit=650%2C350&ssl=1350650Lucia Burronihttps://www.sintraconsulting.it/wp-content/uploads/2023/01/logo_sintra_color_black-1-1-1-300x94.pngLucia Burroni2020-04-02 12:40:122020-04-02 14:58:27Sintra e Tunca insieme per il nuovo Virtual Shopify MeetUp
Scopri PIMCore, lo strumento MDM e PIM, che fa (quasi) tutto ciò di cui hai bisogno
Durante la mia carriera come sviluppatore, non ho mai digerito il tempo perso a fare attività ripetitive e poco profittevoli, come ad esempio la gestione dei dati. Trovavo molto noioso passare il tempo a mappare i campi su ORM, creare routine CRUD e concentrarmi solo su un piccolo livello di logica aziendale. Intendiamoci bene, tutte queste attività sono dannatamente necessarie, ma un po’ frustranti. Non facevo a meno di pensare al tempo che avrei potuto essere spendere in cose in attività ad alto valore come l’infrastruttura, le prestazioni o migliorare l’usabilità degli applicativi.
Probabilmente questo è il motivo per cui quando ho incontrato PIMCore mi sono innamorato. La caratteristica principale di PIMCore, guardando sotto al cofano, è una gestione dei dati molto potente, la più intelligente e pratica che abbia mai visto. E credimi se ti dico che ho provato molti strumenti di gestione dei dati e framework RAD. L’idea alla base di PIMCore è semplice: creare un sistema in cui è possibile descrivere come i dati per come devono essere salvati e visualizzati, rendendoli facilmente consumabili via API. Il beneficio di questa configurazione è che la definizione dei dati è gestita da una semplice interfaccia utente che consente anche ai non programmatori di prototipare la struttura dati e il modo in cui questi possono essere modificati. Ciò consente di creare un processo rapido e semplice in cui l’analista o i non-tecnici sanno cosa fa il sistema semplicemente con uno sguardo. In questo modo tutto il tempo di sviluppo sprecato nel fare cose ripetitive è ridotto e possiamo concentrarci sulle reali richieste del cliente. Bello? Lo adoro!
Se non sei ancora convinto che imparare qualcosa su PIMCore sia una buona opportunità, devi sapere che ogni singolo record inserito nel tuo database può essere cercato usando una query GraphQL. Quindi in maniera automatica potrai condividere le informazioni all’interno dell’azienda con un protocollo standard.
Il nome stesso spiega cos’è PIMCore: un PIM(Product Information Management). Ciò che il nome non dice è la parte più importante. PIMCore è un coltellino svizzero multiuso che ci consente di accelerare la trasformazione digitale. Offre molte funzionalità che combinate insieme forniscono tutto il necessario per vincere la sfida. Se ci pensate, inserendo DAM, PIM, MDM e Data Hub con un singolo strumento, si ottiene un ottimo risultato architetturale in maniera rapida.
Infatti, questa configurazione ti consente di gestire dati strutturati e non strutturati senza scrivere una riga di codice e senza dover sostenere il costo di licenze da capogiro.
Come Pimcore può aiutare nella Digital Transformation
Pimcore è costituito da diverse funzionalità che, combinate insieme, compongono l’intera piattaforma DXP. Subito dopo la prima installazione, dai al cliente un potente sistema con tutto ciò di cui ha bisogno e qualcosa in più. In base alle tue necessità puoi usarlo in molte configurazioni:
PIM
MDM
Headless CMS
Ecommerce
CRM
CMS
Queste funzionalità aiutano a risolvere la sfida DXP e potenziano la trasformazione digitale. Come? Leggi i prossimi cinque punti.
Oggi i dati sono una risorsa per ogni azienda, da quelle tecnologiche alle manifatturiere. Pimcore consolida i dati da più fonti e centralizza le informazioni in un unico posto.
Integrazione dei dati
Le API sono il miglior tipo di integrazione nel 2020 ma abbiamo anche sistemi legacy. Pimcore supporta le vecchie glorie con esportazione / importazione CSV, formato che può essere definito dall’interfaccia utente, semplificando l’integrazione e fluidificando i processi. Per tutto ciò che è nuovo, le API sono pronte all’uso, senza sorprese.
Gratuito e open source, supportato dalla comunità
Pimcore è open source ed è disponibile senza costi di licenza. Ciò significa barriere d’ingresso basse e la possibilità di testarlo prima dell’adozione. La community è grande e attiva, puoi anche richiedere supporto enterprise a pagamento.
Soluzione pronta all’uso
Installandolo puoi implementare portali, siti Web, e-commerce senza alcuna limitazione. Puoi modificare qualsiasi contenuto o dato senza chiedere allo sviluppatore. Questo aiuta a concentrarsi sul contenuto anziché essere distratto da problemi di tecnologia. È possibile modificare l’intera grafica del sito Web senza toccare il contenuto poiché il CMS è disaccoppiato dai dati. Puoi modificare tutti i prodotti in un unico posto, in multilingua e multicanale, e distribuirli nel totale rispetto delle politiche aziendali.
Time to market, redditizio
È tutto incluso. Puoi fornire una soluzione in un colpo solo che copre molte parti del DXP. Ciò riduce i costi di integrazione, manutenzione e sviluppo. Il risparmio di denaro è di per sé positivo, ma avere un time to market più breve fa la differenza.
Abbattere i silos con Pimcore
Gartner e altri grandi analisti ci mettono in guardia sui silos e ci chiedono, come consulenti, di scomporli, se non c’è modo di farli comunicare insieme. L’altra opzione è quella di fidarsi di un mega vendor e vivere in un silos molto costoso. Entrambe le soluzioni rappresentano una grande sfida per ogni azienda. Le grandi aziende hanno i fondi per fare il salto ma un tempo molto limitato per farlo, le aziende più piccole cercano sempre una soluzione economica. In questo scenario, PIMCore è un’opportunità time-to-market che ti consente di crescere rapidamente nella trasformazione digitale. Il punto di forza di questo prodotto è l’essere gratuito, facile da configurare e integrabile con qualsiasi sistema legacy grazie al suo sistema dinamico import/export che funziona con i file CSV. Tutti abbiamo avuto problemi con i sistemi legacy, ma sicuramente sappiamo che lavorare con i file CSV è qualcosa che riusciamo a gestire senza alcun mal di testa. Per tutti i nuovi sistemi, ci sono le API rest o GraphQL, quindi potremo sfruttare tutte le potenzialità delle nuove tecnologie. Dal mio punto di vista, l’approccio PIMCore è molto simile al mega vendor.
Hai questo strumento che fa la maggior parte delle cose out-of-the-box e ti fornisce tutto ciò di cui hai bisogno nella maggior parte degli scenari. Avere un solo strumento monolitico che fa tutto può sembrare una forma di vendor-lock-in? Beh, questo è ciò che rischi ogni volta che scegli uno strumento. Ci potranno essere molti prodotti verticali che sono soluzioni molto migliori per una particolare esigenza. Potresti pensare di ottenere il meglio e acquistare più soluzioni verticali ed unirle, ma sei di nuovo nel problema dei silos: la comunicazione. Quindi, la questione è che nulla è perfetto. Meglio uno strumento che ti fornisce una soluzione a trecentosessanta gradi subito, oppure vogliamo aspettare i tempi di progetti di integrazine lunghi e dall’esito incerto? Per la maggior parte degli scenari, PIMCore si adatta bene e offre una soluzione concreta e rapida da implementare.
Cosa portare a casa
PIMCore è uno strumento molto interessante che facilita la gestione dei dati. Fondamentalmente è questa la sua forza e può essere utilizzato per valorizzare le informazioni più importanti all’interno dell’azienda. Grazie alla sua versatilità, puoi usarlo per gestire il tuo sito Web, portali, PIM, eCommerce e DAM. Inoltre, è possibile abilitare la funzione Data Hub condividendo i golden record in tutta l’azienda.
Perché hai bisogno di PIMCore?
Dati coerenti e centralizzati
Abbattimento dei silos
Acceleratore di trasformazione digitale
Supporta l’ omnicanalità
Data Hub
I vantaggi di PIMCore
Tutto in un unico prodotto. Basta installarlo nell’azienda per risolvere più problemi contemporaneamente.
Gratuito e opensource. Nessun fee, nessuna limitazione. Supportato da una forte comunità.
Viene fornito con molte funzionalità, che potranno non servirti adesso, ma quando arriverà il momento sarai pronto.
Le personalizzazioni convenienti sono facili da implementare.
La limitazione di PIMCore
Fondamentalmente è un’applicazione monolitica. Può essere utilizzata anche in scenari complessi, sempre con buone prestazioni, ma il progetto e la configurazione architetturale devono essere gestiti molto bene per evitare lo scope creep.
Siamo felicissimi di questo 🙂 Grazie per il tuo feedback!
Siamo veramente dispiaciuti 🙁 Grazie per il tuo feedback!
1 Aprile /
https://i0.wp.com/www.sintraconsulting.it/wp-content/uploads/2020/04/Screenshot-2020-04-01T165121.169.png?fit=1185%2C566&ssl=15661185Daniele Fontanihttps://www.sintraconsulting.it/wp-content/uploads/2023/01/logo_sintra_color_black-1-1-1-300x94.pngDaniele Fontani2020-04-01 16:56:442022-06-08 11:19:35Cos'è PIMCore: il PIM che vince la DXP Challenge
Il settore del commercio online in Italia è finalmente maturo.
Migliaia di siti e aziende competono ogni giorno per l’attenzione degli utenti in rete, in una corsa agli armamenti digitale che dura da anni.
Per chi non fosse ancora entrato nel vivo di questa competizione, non c’è da preoccuparsi: nel 2020 non solo è possibile aprire un sito E-Commerce, ma si possono anche migliorare le performance di quello già esistente.
Sono buoni obiettivi. Ma qual è modo migliore di implementarli sin da ora?
Ovviamente, informandosi sui maggiori trend E-Commerce del 2020.
1. Vendere online: il mobile DOMINERÀ i prossimi anni
Questo è probabilmente uno dei trend più facilmente intuibili guardandosi attorno, ma è bene specificare che il mobile avrà un enorme bacino di utenza, ancor più che negli ultimi anni.
Si prevede infatti che nel 2020 il 70% delle vendite E-Commerce proverrà da qui. Ottimizzare il proprio sito per gli utenti mobile, quindi, non è nemmeno più un’opzione, ma un passaggio obbligato per tutte le aziende che entrano nel mercato online.
L’esperienza di acquisto da smartphone, tuttavia, è caratterizzata da un forte aumento del lato app rispetto ai siti web mobile. Molte aziende ne hanno già approfittato per sviluppare una propria app, dalla quale gli utenti possono effettuare acquisti in modo semplice e veloce. Valuta attentamente se anche la tua azienda potrebbe beneficiare da una simile strategia.
2. Transazioni sui social media, sempre più una realtà
Parlando di mobile e di app, è impossibile ignorare il ruolo da leone dei social media. Tra le app più scaricate e utilizzate dagli utenti mobile, i social network offrono innumerevoli opportunità per le aziende.
Un esempio? L’influencer marketing, la rivelazione degli ultimi anni, è un potentissimo mezzo per far conoscere le caratteristiche di determinati prodotti e servizi. Grazie al meccanismo del passaparola, percentuali altissime di utenti acquistano prodotti consigliati online. E non per forza da celebrità: magari l’acquisto viene stimolato da recensioni di altri utenti presenti su Facebook.
Il prossimo passo nell’evoluzione dei social è la vendita diretta su piattaforma tramite post o foto, detta anche Social Shopping. I prodotti taggati mostrano agli utenti informazioni come prezzo, nome del prodotto e collegamenti al negozio, fungendo sia da recensione che da canale di acquisto diretto.
Insomma, un pacchetto di funzioni che ha già iniziato a premiare chi ne fa uso: il social più usato in Cina, WeChat, incentiva da anni gli acquisti al suo interno, mentre altre piattaforme come Pinterest, Snapchat e Instagram hanno da poco iniziato a implementarli.
3. Nuove modalità di presentazione del prodotto: i pionieri della Realtà Aumentata
La presentazione del prodotto conta sempre più. A dirlo sono alcuni fattori molto importanti: il primo è che le homepage dei siti sono ormai meno visitate delle schede prodotto. Questo pone l’accento sull’importanza di avere descrizioni dei prodotti dettagliate e correlate da foto di alta qualità: questo diminuisce il tasso di restituzione e di clienti insoddisfatti.
Le foto di alta qualità avvicinano il cliente all’esperienza di vedere il prodotto dal vivo, ma c’è qualcosa che lo fa ancora meglio: la realtà aumentata. L’app Ikea Place permette agli utenti di “piazzare” i mobili Ikea nell’ambiente di casa tramite telecamera del cellulare, mentre l’app di Pokémon Go, al suo lancio nel 2016, riscosse un grande successo grazie alla possibilità di interagire con l’ambiente circostante. È solo questione di tempo prima che questa tecnologia diventi accessibile per tutte le aziende.
4. Vendita: abbonamenti e nuovi metodi di pagamento
Siamo tutti abituati all’idea di acquistare un abbonamento ad un giornale. E allora perché non applicarlo anche all’E-Commerce? Ricevere a cadenza fissa un prodotto a casa è il prossimo passo per il mercato online. Non tutti i prodotti si prestano a questo tipo di fruizione, ma ci vengono in mente alcuni prodotti che possono farlo:
Alimentari
Bellezza
Altri beni consumabili e/o deperibili.
La tua azienda si occupa di un prodotto simile? Comincia a pensare all’eventualità di implementare un modello di vendita ad abbonamento.
Un altro punto importante a cui prestare attenzione è quello dei metodi di pagamento. Quanti metodi diversi di pagamento sono implementati nel tuo sito? Lo sai che un’opzione di pagamento veloce, come quella fornita dai servizi di portafoglio digitale, accelera la velocità del tasso di conversione?
Inizia a pensare alla possibilità di implementare il pagamento tramite servizi come Apple Pay, Google Pay e Satispay. E non escludere nemmeno di accettare criptovalute come Bitcoin ed Ethereum: la loro utenza è sempre più larga, e aspetta soltanto nuove opportunità per spendere le proprie monete virtuali.
5. Omicanalità e Channel Hopping: l’importanza dell’accesso al tuo business
Come per i metodi di pagamento, anche qui la parola d’ordine è ACCESSIBILITÀ. Con intelligenza: farsi trovare in più luoghi possibili, ma che siano sempre rilevanti per il proprio business e che non risultino mai forzati.
Per fare ciò, è importante avere un target di riferimento ben definito, in modo da pescare con precisione nell’oceano di piattaforme del web. Avere più canali di accesso per gli utenti significa più lavoro da dedicare alla cura di questi: gli strumenti di marketing automation o le chatbot possono aiutare a svolgere le mansioni più ripetitive liberando più tempo.
Tieni conto anche del Channel Hopping: gli utenti saltano da un canale all’altro seguendo un percorso che varia a seconda della fase del processo d’acquisto in cui si trovano. Resta coerente alla tua strategia, ma tieniti pronto a modificarla in corso d’opera per venire incontro al tuo pubblico.
E parlando di canali, non si può dimenticare l’importanza dei negozi offline: sempre più aziende digitali, nate come alternativa ai negozi fisici, negli ultimi tempi hanno cominciato ad investire nel brick and mortar. Due esempi su tutti? Amazon e Alibaba. Mentre la prima ha lanciato la catena di minimarket Amazon Go per entrare nel mercato dei prodotti deperibili e alimentari, Alibaba utilizza in patria i negozi fisici come magazzini di prossimità per le consegne degli acquisti online. Si guarda il prodotto, lo si prova, lo si ordina e si torna a ritirarlo. Il negozio online è perciò concepito come un’esperienza a cui il cliente è incentivato a partecipare, e rinunciarvi sarebbe una follia. Non trascurare il tuo!
La lunga esperienza di Sintra nel settore eCommerce ha portato alla creazione di un ecosistema Omnichannel.
Conclusione
Questi cinque nuovi trend non sono reali novità, ma progetti in lavorazione da anni. Venirne a conoscenza ora è un buon punto di partenza per affinare la propria strategia di marketing digitale.
I prossimi anni potrebbero svelare nuove opportunità, oppure canali alternativi di acquisto per i prodotti. Una cosa è certa: l’E-Commerce è qui per restare, ed è un settore che nei prossimi anni ripagherà degli investimenti fatti ora.
L’importante è non dare niente per scontato.
Contattaci per scoprire quale strategia potrebbe essere più adatta alle tue esigenze!
Nel mondo delle piattaforme Enterprise delle medio/grandi imprese, due delle piattaforme che possiamo elencare in termini di soluzioni Ecommerce sono Magento2 Commerce (la vecchia versione enterprise) e Shopify PLUS.
L’esperienza in Sintra nasce con Magento1 nel 2010, passando a Magento2 e Shopify nel 2016 fino ad arrivare ad oggi.
Sintra ad oggi è azienda certificata Magento2 e Shopify Expert con esperienza su Magento2 Commerce (la versione enterprise) e Shopify Plus.
Qual è la piattaforma migliore tra Magento 2 Commerce e Shopify plus?
A questa domanda rispondiamo sempre con un’altra domanda, ovvero: Migliore piattaforma per cosa?
Quando il dubbio è sulla piattaforma da utilizzare consigliamo sempre i cliente di farsi guidare in una software selection o in una gap analysis per fare in modo che siano dei dati o dei fatti a guidare la scelta.
Un fattore importante è sempre e comunque il costo; non abbiamo mai conosciuto una azienda, sia piccola che veramente grande, che non abbia considerato il prezzo/costo come uno dei fattori importanti per la scelta della soluzione tecnologica ecommerce.
Vogliamo con questo breve articolo rispondere a tutti coloro che ci chiedono quali sono i costi “generali” per una azienda che si incammina nella strada di Magento 2 Commerce o Shopify PLUS.
Quanto costa un ecommerce enterprise? Ecco i prezzi.
Abbiamo diviso i costi azienda scorporandoli secondo diverse voci; per ognuna di queste abbiamo fornito dei costi a forbice “da” – “a”.
Ecco le varie voci di costo:
Licenza
il costo di licenza per l’utilizzo del software. Essendo soluzioni Enterprise c’è un costo di licenza da pagare direttamente a Magento e Shopify.
Costruzione dello store
Il prezzo dell’agenzia per la realizzazione di un progetto.
Questo include la progettazione, il design, il montaggio del tema, lo sviluppo e le integrazioni.
Costi operativi di gestione interna all’azienda
Questi sono i costi operativi che un’azienda deve sostenere per tutte le operazioni interne; questi costi includono il personale che ruota attorno all’ecommerce, ovvero ecommerce manager, rapporti con produzione/logistica e customer care. Ovviamente questi costi possono variare con il crescere dei volumi di prodotti venduti e con il fatturato aziendale, ma è importante tenerli presenti se si vuole avere un business plan ecommerce fatto come si deve.
Hosting
Server e devops in grado di ospitare il software. Questa voce è valida solo per Magento2 Commerce.
Manutenzione
Costi di manutenzione piattaforma in termini di aggiornamenti di piattaforma, di sicurezza e bugfix.
Apps
Costo delle apps. Questa voce di costo vale solo per Shopify che richiede il pagamento mensile delle apps
Costi
Licenza (annuale)
€22.000
€22.000
Costruzione dello store
da € 45.000 a € 160.000
da € 80.000 a € 250.000
Costi operativi di gestione interna all’azienda ( annuali )
da € 36.000 a € 60.000
da € 36.000 a € 120.000
Hosting
€0
da € 24.000 a € 48.000
Manutenzione
€0
da € 24.000 a € 72.000
Apps (annuale)
€3.000
€0
Prezzo totale (primo anno)
da € 106.000 a € 245.000
da € 186.000 a € 512.000
Note sulle licenze:
Shopify PLUS: la licenza di Shopify PLUS è di $ 2000 dollari al mese; si tratta in realtà della percentuale minima sul fatturato aziendale. Shopify PLUS costa il 0,25% sul fatturato aziendale, con fee minima di $ 2000. Se il tuo brand fattura online 12 milioni di euro allora la fee mensile salirà a circa $ 2500 al mese.
Magento 2 Commerce: anche la licenza di Magento 2 Commerce va in base al volume e può essere soggetta a scontistica. Si va da 22 mila dollari fino ad arrivare a 125 mila dollari annui in caso di fatturati annuali che stanno sui 50 milioni di dollari. Per prezzi ufficiali di licenza si consiglia di contattare direttamente Magento perché queste licenze subiscono spesso variazioni.
Siamo felicissimi di questo 🙂 Grazie per il tuo feedback!
Siamo veramente dispiaciuti 🙁 Grazie per il tuo feedback!
29 Gennaio /
https://i2.wp.com/www.sintraconsulting.it/wp-content/uploads/2020/01/Copertina-Facebook-2.jpg?fit=1200%2C628&ssl=16281200Iacopo Pecchihttps://www.sintraconsulting.it/wp-content/uploads/2023/01/logo_sintra_color_black-1-1-1-300x94.pngIacopo Pecchi2020-01-29 11:29:152022-06-08 10:58:40Quanto costa un Ecommerce Enterprise
Il mondo Ecommerce è in dirompente cambiamento: le esigenze di brand e merchants stanno mutando così velocemente da rischiare di confondere tutte le aziende che non hanno piani e vision a lungo termine e quindi obiettivi ben chiari per i prossimi 2 o 3 anni.
Il mondo dei negozi fisici (retail) è ancora più in trasformazione; le notizie di chiusura dei negozi e dell’apertura di nuovi è all’ordine del giorno.
Tutto questo è una conseguenza delle nuove modalità di comportamento dei clienti finali, noi tutti, che abbiamo rivoluzionato il modo di entrare in contatto con i Brands ed i loro prodotti; basti pensare ad instagram, ai marketplaces, video streaming, smartwatches per non parlare degli ormai classici negozi fisici ed ecommerce.
Se ci fermiamo a pensare bene, tutto quello che prima era il luogo di acquisto, ovvero il negozio, si sta trasformando in luogo di esperienzialità e tutto quello che prima era esperienza (media ed online) ovvero il digitale, sta diventando luogo di acquisto. I ruoli si sono invertiti: osserviamo ad esempio Nike, il Brand n.1 al mondo in termini di Omnicanalità.
Gli store Nike stanno diventando luoghi di esperienza multisensoriale andando così a spostare l’acquisto vero e proprio del prodotto verso il digitale.
Spostiamo adesso i nostri ricordi a soli 5 anni fa e poniamoci questa domanda:
quale è l’obiettivo di un Brand che vuole farsi spazio nel digitale?
Nel 2010/2014 la risposta era: creare un sito ecommerce
Nel 2014/2018 la risposta era: creare delle strategie di marketing per aumentare le vendite
Nel 2019 e fino ai prossimi 3 o 4 anni sarà: creare una strategia omnicanale in modo da rendere l’esperienza di acquisto migliore
Quindi, sintetizzando nel 2010 il fine era “tecnologico”, per poi passare alle “vendite” per arrivare adesso ad un mix tra aumento vendite, fidelizzazione del cliente ed esperienzialità massima nel percorso di acquisto.
In termini tecnici questo si può tradurre in un miglioramento del “customer lifetime value” ovvero del valore di un cliente nel tempo.
Cosa c’entra tutto questo con Shopify PLUS?
Semplice: Shopify PLUS è la risposta più veloce alle esigenze di business di una azienda.
Ma prima di andare a vedere quali sono le caratteristiche di Shopify PLUS ed i suoi costi, analiziamo quali sono le caratteristiche che un’azienda dovrebbe avere per sostenere un’eCommerce Shopify.
Quali aziende sono adatte a scegliere Shopify Plus
In Sintra abbiamo identificato 3 tipologie di aziende che si adattano al meglio a Shopify PLUS:
Fascia 1 – New business / Startup
Descrizione: sono aziende che non hanno un ecommerce o hanno un ecommerce aperto da poco
Fatturato Aziendale: < di 1,5 milioni
Fatturato Ecommerce: < di 300 mila euro
Obiettivi / Necessità:
far conoscere il proprio Brand
aumentare il fatturato aziendale
hanno bisogno di essere guidate in termini digitali
Fascia 2 – Forte crescita
Descrizione: sono aziende che hanno già un ecommerce e hanno esigenza di crescere in modo veloce
Fatturato Aziendale: da 2 a 10 milioni
Fatturato Ecommerce: < di 1 milione di euro
Obiettivi / Necessità:
vogliono migliorare il brand positioning ed affrontare strategie di omnicanalità
conversion rate e retention rate sono KPI importanti per loro
Fascia 3 – Azienda matura in campo digitale
Descrizione: aziende mature in campo digitale con budget allocati per Marketing, IT e processi di Omnicanalità
Fatturato Aziendale: da 10 a 40 milioni
Fatturato Ecommerce: maggiore di 1 milione
Obiettivi / Necessità:
applicare strategia di Omnichannel Customer Experience
migliorare il customer lifetime value
aumentare il fatturato Ecommerce e Retail
Queste sono le tipologie di aziende che serviamo e che sappiamo essere efficienti ed efficaci con Shopify PLUS.
Addentriamoci adesso nelle funzionalità di Shopify PLUS.
Prima di fare la lista delle funzionalità specifiche del PLUS riportiamo quali sono le funzionalità di Shopify e perché lo consigliamo come piattaforma:
Costi fissi al crescere del business
che tu abbia 1 visita o 1 milione di visite al giorno i costi sono sempre gli stessi
Non ci sono bugs o aggiornamenti di sicurezza
La piattaforma è bug free e la sicurezza è garantita da Shopify. Non avrai bisogno di installare aggiornamenti di sicurezza o varie patch
Performances garantite (10 mila ordini al minuto garantiti)
Dormi tranquillo la notte prima del Black friday; non avrai più down del sito e non dovrai più preoccuparti dell’hosting. Shopify è una piattaforma Saas (cloud).
Di seguito invece le funzionalità specifiche di Shopify Plus:
Checkout customizzabile
Il checkout di Shopify PLUS è personalizzabile e modificabile a seconda delle esigenze.
Vendite globali worldwide
Con Shopify PLUS le aziende che vogliono vendere multicountry, multilistino e multimercato hanno la possibilità di creare fino a 10 store cloni ognuno dei quali servirà un mercato ed avrà la possibilità di essere gestito da un team separato.
Performances API migliori per garantire affidabilità ed integrazioni più stabili
in Shopify PLUS hai la possibilità di chiamare le API di Shopify al doppio della frequenza rispetto a Shopify standard. Questo permetterà di aggiornare più rapidamente ed integrarsi in modo più solido con tutti i clones stores.
Launchpad App
Launchpad è uno strumento di automazione costruito per pianificare, schedulare, monitorare e gestire eventi come campagne di vendita, rilasci di prodotti e modifiche ai contenuti. Vuoi fare partire in automatico una campagna di saldi ed attivare un design custom alla mezzanotte? puoi farlo con launchpad.
Scripts App
Ti permette di cambiare automaticamente prezzi, promozioni, spedizioni o opzioni di pagamento come “Paga uno, prendi due” e spedizioni gratuite.
Flow App
Shopify Flow è lo strumento di marketing automation che permette di automatizzare task in modo che tu ed il tuo team possiate concentrarvi a far crescere il business.
Launch manager e success manager dedicati
Ogni brand ha a disposizione 2 figure esperte di Shopify, il Launch manager che seguirà il progetto fino al golive ed il Success Manager che seguirà il progetto nella fase post-golive
Prezzi di Shopify PLUS
Ed ecco i prezzi di Shopify PLUS.
Costi
Apps (Annuale)
€ 3000
Licenza (annuale)
€22.000
Costruzione dello store
da € 45.000 a € 160.000
Costi operativi di gestione interna all’azienda ( annuali )
da € 36.000 a € 60.000
Hosting
€0
Manutenzione
€0
Totale (primo anno)
da € 106.000 a € 245.000
Una nota sulla licenza: la licenza di Shopify PLUS è di $ 2000 dollari al mese; si tratta in realtà della percentuale minima sul fatturato aziendale.
Shopify PLUS costa il 0,25% sul fatturato aziendale, con fee minima di $ 2000.
Se il tuo brand fattura online 12 milioni di euro allora la fee mensile salirà a circa $ 2500 al mese.
Questa che segue è una classica architettura ecommerce su Shopify PLUS.
Partendo dal basso ci sono i sistemi informatici aziendali, quali ERP, Retail Software e CRM.
Questi sistemi forniscono i dati degli utenti, dei prodotti, prezzi, stock che passano al software PIM/OMS (layer successivo) in grado di sincronizzare le informazioni con tutti i clone stores Shopify PLUS.
In modo contrario, il software Sintra PIM / OMS è in grado di ottenere indietro gli ordini ed i clienti da Shopify e di conseguenza inoltrare queste informazioni all’ERP aziendale.
È molto importante ricordare che l’utilizzo di PIM / OMS aziendale permette di accentrare i dati aziendali (ordini, clienti, prodotti, inventario, prezzi, giftcard) in modo da far superare alle aziende le barriere tecnologiche ed intraprendere strategie di omnicanalità.
È proprio questo l’argomento che andremo ad affrontare adesso.
Omnicanalità con Shopify PLUS
La logica che sta dietro all’omnicanalità si può riassumere in questo modo: il tutto è maggiore della somma delle sue parti.
Una strategia omnicanale prevede l’integrazione di ogni touchpoint per offrire al cliente esattamente ciò di cui ha bisogno, nel momento in cui ne ha bisogno, ovunque si trovi e su qualsiasi dispositivo.
La difficoltà sta nell’applicazione della strategia omnicanale che prevede l’integrazione di tutti i mondi, da quello fisico del retail a quello digitale dell’ecommerce ed oltre.
Ma quali sono i vantaggi di una logica omnicanale?
Come riporta un report sul retail di IDC.com, i brand che adottano una strategia omnicanale hanno mediamente questi impatti sul business:
un aumento del 15–35% del conversion rate;
un aumento del 5-10% della redditività dei clienti con fidelity;
un aumento del 30% sul customer lifetime value rispetto alle logiche di vendita di un singolo canale.
Ma perché è così difficile applicare una strategia omnicanale?
Ecco i principali motivi:
Mancanza di organizzazione aziendale;
Assenza/Scarsa misurazione analitica dei dati tra i vari canali;
Organizzazioni/Dati settorializzate e divise in silos separati;
Scarsità o povertà dei dati;
Barriere tecnologiche;
Non conoscenza dei comportamenti dei clienti.
Detto questo, quali sono le funzionalità di Shopify PLUS che ti permettono, a costo zero, di iniziare il percorso di Omnicanalità?
Ecco qua una lista di funzionalità che vengono utilizzate dai maggiori brand su Shopify PLUS per unificare e migliorare l’esperienza dell’utente:
Vendita su più canali:
Ecommerce
Amazon
Point of Sale
Facebook store
Instagram shoppable
Canale Wholesale b2b
Software di cassa (POS) integrato all’ecommerce
Funzionalità Multistore
Funzionalità multi-warehouse (multi magazzino)
Click & Collect attivabile tramite app
iOS & Android app per commesse ed ecommerce managers
Centinaia di metodi di pagamento integrati
Conclusioni
Shopify PLUS è la risposta più veloce che Sintra può dare alle aziende che vogliono crescere digitalmente ed in ottica di omnicanalità.
Le funzionalità della piattaforma permettono al Brand di concentrarsi sul business e non sulla tecnica ed alle agenzie di portare valore ai clienti spostando il focus del lavoro dagli ostacoli tecnologici agli obiettivi di business, il tutto con tempi e costi più che dimezzati.
Si avvicina quel periodo dell’anno in cui Internet passa dall’essere uno strumento di informazione e connessione fra persone ad uno di acquisto. E con “periodo dell’anno” intendiamo una finestra piuttosto ampia di intensa frequentazione dei marketplace online – come Natale, ma anche il recentemente introdotto Black Friday e il Cyber Monday.
Per moltissimi acquistare ed eseguire transazioni online non è più normale: è un’abitudine radicata nella vita di tutti i giorni e che può soddisfare (quasi) tutte le necessità.
Come è iniziato tutto? Come ha fatto l’atto di acquistare online ad arrivare di soppiatto nelle nostre vite e a diventare così rilevante?
Ecco un breve excursus sulla storia dell’Ecommerce, dai suoi albori fino ai giorni nostri.
I Pionieri dell’E-Commerce
Le proiezioni per le festività del 2019 danno le vendite Ecommerce globali vicine a totalizzare un aumento dell’11% rispetto all’anno precedente, arrivando perciò alla cifra di $83 miliardi. Tra le “feste” più proficue elencate dall’Adobe Digital Index vi sono, per l’appunto, il Cyber Monday e il Black Friday, che per quest’anno hanno raggranellato rispettivamente $3 e $2,7 Miliardi. Cifre impressionanti e che non lasciano spazio all’interpretazione: l’ambito Ecommerce è in crescita vertiginosa.
Ovviamente in origine i numeri erano ben più modesti, ma lasciavano già presagire il potenziale dell’idea: i primi esperimenti risalgono agli anni ’80, e pur non essendo propriamente inquadrabili come veri e propri Ecommerce, rappresentavano la volontà di poter fornire un servizio di acquisto e consegna a distanza – come il Minitel, introdotto dalla Telecom francese nel 1982, o quando il Videotex permise alla 74enne britannica Jane Snowball di ordinare la spesa per la prima volta in assoluto dal suo televisore.
Per la prima vera transazione E-Commerce dobbiamo aspettare quando Dan Kohn, un imprenditore 21enne del New Hampshire, vendette sul suo sito NetMarket un cd di Sting – “Ten Summoner’s Tales”. Era il 1994. La transazione – di $12.48 più spese di spedizione – era per la prima volta protetta da crittografia, la quale salvaguardava i dati sensibili dell’acquirente, in questo caso un amico di Kohn a Philadelphia.
A guardare i $1.672 triliardi che solo quest’anno verranno spesi nel mercato online globale, viene da sorridere.
Nascita delle Prime Aziende Ecommerce
Nel Luglio 1995, Jeff Bezos iniziò a spedire i primi libri dal suo garage di Seattle: nasceva Amazon.
Il mercato editoriale, che a differenza di quello discografico non sarebbe stato soppiantato dall’arrivo del suo equivalente digitale, ben si prestava al commercio sul web data la semplicità del catalogare e spedire i libri. Oltre a questo, Jeff Bezos aveva intuito anche la necessità di semplificare l’esperienza di navigazione del cliente, cosa che venne fatta tramite l’aspetto grafico del sito e le caselle per la ricerca tramite parole chiave, autore o tematica del libro.
Nello stesso anno, a San Jose in California, un programmatore di 28 anni di nome Pierre Omidyar integrò sul suo sito personale un altro sito di aste chiamato AuctionWeb. Il 4 settembre 1995, a meno di 24 ore dal suo lancio, riuscì a vendere il suo primo oggetto: un libro? Un disco? No. Un laser rotto, acquistato proprio da un collezionista di laser rotti.
Presa vita propria, nel 1997 il sito di Pierre Omidyar cambierà nome in eBay, e da allora è il sito di aste numero uno al mondo, nel quale si possono vendere oggetti senza dover per forza essere un rivenditore ufficiale – è sufficiente registrarsi come utente.
Successivamente a eBay e Amazon, la fine del XX secolo vide la nascita di altri due futuri colossi del digitale: il servizio di pagamenti online PayPal e la cinese Alibaba, fondata nel 1999 da Jack Ma e tuttora regina dell’Ecommerce in madrepatria.
L’Ecommerce Oggi: L’Evoluzione Mobile e Social
La nicchia dell’Ecommerce, come anticipato all’inizio, oggi è diventata un mondo: numeri sempre più vertiginosi hanno spinto grandi e piccoli operatori del retail a espandersi su questo nuovo canale, per poi costringere i ritardatari a correre ai ripari.
L’Ecommerce si è spinto oltre i suoi canali tradizionali, approdando sul mondo Mobile e cavalcando agevolmente la spinta data dai social network come Facebook e Instagram, o WeChat e Weibo per il mercato cinese.
Oggi i trend di cui si parla nel mondo Ecommerce sono vari e sempre più innovativi, come l’impiego dell’intelligenza artificiale e dei chatbot per la customer care, l’utilizzo di droni e camion automatizzati nelle consegne, la proliferazione di showroom che fungano anche da magazzini di prossimità, l’utilizzo della realtà aumentata per la visualizzazione dei prodotti – come fatto recentemente da Ikea! – e tante altre.
Quali di queste novità saranno realmente applicate nel futuro e quali invece risulteranno un mero esercizio dei vari reparti di Ricerca e Sviluppo, solo il tempo potrà dirlo. Ma è sempre più interessante vedere dove è arrivato e quali cambiamenti ha portato nel mondo l’E-Commerce, partendo in sordina da un paio di garage, un disco di Sting e un laser rotto.
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18 Novembre /
https://i2.wp.com/www.sintraconsulting.it/wp-content/uploads/2019/11/Banner_Ecommerce_Fb.jpg?fit=1200%2C630&ssl=16301200Lidia Putzuhttps://www.sintraconsulting.it/wp-content/uploads/2023/01/logo_sintra_color_black-1-1-1-300x94.pngLidia Putzu2019-11-18 10:21:122022-06-08 11:20:55La storia dell’Ecommerce: l'evoluzione dalla prima transazione online al Black Friday