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La storia dell’Ecommerce: l’evoluzione dalla prima transazione online al Black Friday

I Pionieri dell’E-Commerce

I primi esperimenti risalgono agli anni ’80, e pur non essendo propriamente inquadrabili come veri e propri eCommerce, rappresentavano la volontà di poter fornire un servizio di acquisto e consegna a distanza – come il Minitel, introdotto dalla Telecom francese nel 1982, o quando il Videotex permise alla 74enne britannica Jane Snowball di ordinare la spesa per la prima volta in assoluto dal suo televisore.

Per la prima vera transazione eCommerce dobbiamo aspettare quando Dan Kohn, un imprenditore 21enne del New Hampshire, vendette sul suo sito NetMarket un cd di Sting – “Ten Summoner’s Tales”. Era il 1994. La transazione – di $12.48 più spese di spedizione – era per la prima volta protetta da crittografia, la quale salvaguardava i dati sensibili dell’acquirente, in questo caso un amico di Kohn a Philadelphia.

A guardare i $1.672 triliardi che solo quest’anno verranno spesi nel mercato online globale, viene da sorridere.

Nascita delle prime aziende eCommerce

Nel Luglio 1995, Jeff Bezos iniziò a spedire i primi libri dal suo garage di Seattle: nasceva Amazon.
Il mercato editoriale, che a differenza di quello discografico non sarebbe stato soppiantato dall’arrivo del suo equivalente digitale, ben si prestava al commercio sul web data la semplicità del catalogare e spedire i libri. Oltre a questo, Jeff Bezos aveva intuito anche la necessità di semplificare l’esperienza di navigazione del cliente, cosa che venne fatta tramite l’aspetto grafico del sito e le caselle per la ricerca tramite parole chiave, autore o tematica del libro.

Nello stesso anno, a San Jose in California, un programmatore di 28 anni di nome Pierre Omidyar integrò sul suo sito personale un altro sito di aste chiamato AuctionWeb. Il 4 settembre 1995, a meno di 24 ore dal suo lancio, riuscì a vendere il suo primo oggetto: un libro? Un disco? No. Un laser rotto, acquistato proprio da un collezionista di laser rotti.

Presa vita propria, nel 1997 il sito di Pierre Omidyar cambierà nome in eBay, e da allora è il sito di aste numero uno al mondo, nel quale si possono vendere oggetti senza dover per forza essere un rivenditore ufficiale – è sufficiente registrarsi come utente.

Successivamente a eBay e Amazon, la fine del XX secolo vide la nascita di altri due futuri colossi del digitale: il servizio di pagamenti online PayPal e la cinese Alibaba, fondata nel 1999 da Jack Ma e tuttora regina dell’eCommerce in madrepatria.

L’eCommerce oggi: l’evoluzione mobile e social

La nicchia dell’eCommerce, come anticipato all’inizio, oggi è diventata un mondo: numeri sempre più vertiginosi hanno spinto grandi e piccoli operatori del retail a espandersi su questo nuovo canale, per poi costringere i ritardatari a correre ai ripari.

L’eCommerce si è spinto oltre i suoi canali tradizionali, approdando sul mondo mobile e cavalcando agevolmente la spinta data dai social network come Facebook e Instagram, o WeChat e Weibo per il mercato cinese.

Oggi i trend di cui si parla nel mondo eCommerce sono vari e sempre più innovativi, come l’impiego dell’intelligenza artificiale e dei chatbot per la customer care, l’utilizzo di droni e camion automatizzati nelle consegne, la proliferazione di showroom che fungano anche da magazzini di prossimità, l’utilizzo della realtà aumentata per la visualizzazione dei prodotti – come fatto recentemente da Ikea! – e tante altre.

Quali di queste novità saranno realmente applicate nel futuro e quali invece risulteranno un mero esercizio dei vari reparti di Ricerca e Sviluppo, solo il tempo potrà dirlo. Ma è sempre più interessante vedere dove è arrivato e quali cambiamenti ha portato nel mondo l’eCommerce, partendo in sordina da un paio di garage, un disco di Sting e un laser rotto.

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