Skip to content

Realtà aumentata e machine learning

Cosa succede quando realtà aumentata e machine learning si uniscono?

La realtà aumentata e l’apprendimento automatico sono due tecnologie dirompenti che stanno dando forma a nuovi modelli operativi digitali: la realtà aumentata colma il divario tra il mondo fisico e quello virtuale, sovrapponendo frammenti digitali sopra gli oggetti  fisici, l’intelligenza artificiale, invece, è la simulazione dell’intelligenza umana in macchine programmate per pensare come gli esseri umani nella loro posizione. Si tratta di una vasta branca  dell’informatica interessata alla costruzione di macchine intelligenti in grado di eseguire attività che in genere richiedono l’intelligenza umana. 

Quando parliamo di Machine Learning ci riferiamo, invece, ad un’applicazione d’intelligenza artificiale che fornisce al sistema la capacità di apprendere e migliorare automaticamente dall’esperienza senza essere programmato: l’apprendimento automatico è il processo in cui un’applicazione AI migliora le proprie capacità solo osservando l’azione e seguendola. Mettendo insieme AR e ML, otteniamo una combinazione dinamica che potrebbe essere una soluzione per molti settori produttivi.  

Le tecnologie immersive e la loro evoluzione

Gli studi condotti dal World Economic Forum insieme a Goldman Sachs, hanno evidenziato che queste tecnologie immersive stanno godendo di forti richieste da più industrie creative, tra le quali intrattenimento (videogiochi), eventi dal vivo, intrattenimento video e vendita al dettaglio. Goldman Sachs stima che le tecnologie immersive come AR e VR diventeranno un mercato da 80 miliardi di dollari entro il 2025, o “circa le dimensioni del mercato desktop a partire da oggi”.  

La realtà aumentata è al punto di svolta per diventare una tecnologia mainstream. Pensate che l’ultimo iPhone X con AR è solo l’inizio della realtà immersiva che sta diventando un  luogo comune. L’apprendimento automatico, d’altra parte, è già cresciuto a passi da gigante. Deepmind di Google, IBM Watson, Microsoft Cortana e la famosa Tesla sono tutti  prodotti di AI e ML al lavoro. 

La vendita di prodotti e servizi oggi è completamente diversa da quella di cinque anni fa e tra cinque anni sarà completamente diversa da come è oggi. La tecnologia sta avanzando a un ritmo che richiede alle aziende non solo di tenere il passo con questi cambiamenti,  ma di stare al passo con la curva di adozione per rimanere competitivi e al centro dell’attenzione per i consumatori. Queste tecnologie stanno compiendo molto rapidamente la transizione da novità a dispositivi che definiranno molte delle attività che compongono la nostra vita quotidiana. 

Come si traduce questo per le aziende? 

Se pensiamo al processo d’acquisto come a un’esperienza fluida e coinvolgente per i consumatori, l’apprendimento automatico e l’intelligenza artificiale giocano un ruolo chiave nell’ottimizzazione e nel dare un senso ai dati raccolti attraverso sistemi unificati, che a loro volta creano un’esperienza per il cliente customizzata e personalizzata. 

Le soluzioni POS di nuova generazione basate sull’apprendimento automatico, ad esempio, possono essere utilizzate per avere una visione più olistica del cliente a livello  individuale. Le aziende avranno la possibilità di unire le informazioni provenienti da tag ID intelligenti, acquisti online, schemi e abitudini di navigazione con informazioni demografiche e geografiche per creare offerte completamente personalizzate. L’intelligenza artificiale inoltre, può aiutare a indirizzare i consumatori con promozioni che portano ad acquisti basati sulla navigazione passata e sulla cronologia degli acquisti. Che si tratti di uno sconto del 10% online, del 15% in negozio o della spedizione gratuita, i clienti ricevono automaticamente le promozioni che hanno maggiori probabilità di generare un acquisto. Alcuni brand consentono già ai clienti di “nominare il proprio  prezzo” per i prodotti, una pratica nota come prezzo dinamico. 

Aziende che sfruttano queste nuove tecnologie
Levi’s

Levi’s ha messo a disposizione dei propri clienti un virtual stylist capace di recepire le  esigenze di stile di ciascuno e personalizzare l’offerta in base a parametri estetici, oltre che in funzione della disponibilità di magazzino. La piattaforma rappresenta un tassello della  strategia con cui Levi’s intende ampliare e migliorare l’esperienza dei clienti, generando una ricaduta positiva sulle vendite. Il chatbot è disponibile sia sul sito Internet di Levi’s, sia sul Messenger di Facebook. Il chatbot interpella il cliente con  domande come “In che modo ti piacerebbe che i jeans calzassero su fianchi e gambe?” e scandaglia poi informazioni e taglie in archivio per restituire la risposta con i modelli che meglio soddisfano le richieste. Non solo mostrando risultati relativi ai jeans effettivamente disponibili, ma anche visualizzando immagini d’archivio con i capi indossati da altri utenti che hanno espresso preferenze simili. Il cliente può anche condividere il processo di  valutazione e scelta con gli amici connessi sui social, coinvolgendoli nella decisione  d’acquisto e permettendo loro di votare l’indumento preferito. 

La precisione del chatbot progredirà in maniera esponenziale, aggiornando gli algoritmi  grazie all’AI e alle continue interazioni con gli utenti. Fondamentale, per avere una user  experience appagante, è quindi il dialogo con l’assistente virtuale. Il prossimo passo sarà  l’integrazione della tecnologia con il riconoscimento vocale e un sistema di prova dei capi  di abbigliamento basato sulla realtà aumentata. 

IKEA

IKEA, invece, sta sfruttando la tecnologia AR per fornire ai propri clienti la possibilità di sperimentare in prima persona come apparirebbero i mobili IKEA nelle loro case. È un’esperienza unica poter posizionare un mobile virtuale nella propria casa e vedere come  sarebbe se fosse effettivamente lì. Oltre a selezionare i singoli mobili, si possono anche  selezionare dei set già pronti, potendo così provare arredi costruiti dall’azienda che combinano vari prodotti esteticamente compatibili tra loro. 

Sephora

Sephora offre ai suoi clienti una serie di opzioni tecnologiche che consentono di  personalizzare la propria esperienza d’acquisto. La sua offerta mobile più innovativa è Sephora Virtual Artist, uno strumento AR che consente ai clienti di provare migliaia di  sfumature di rossetti, ombretti, ciglia finte e molti altri prodotti di bellezza. Una nuova  funzionalità chiamata Color Match usa l’AI per aiutare i clienti a trovare la giusta tonalità di  colore in base al tono della propria pelle, tramite una foto da caricare. 

 

Ciò che è più importante notare, è che queste tecnologie alla fine saranno disponibili  nei punti vendita fisici e nelle case dei clienti per raggiungere i consumatori nel luogo in cui  si trovano. Sebbene alcune di queste applicazioni possano sembrare lontane, la realtà è che non lo sono. Le applicazioni di machine learning, AI e VR stanno diventando ogni giorno più evidenti e pervasive nella vita di tutti i giorni.